Apparecchio per denti trasparente
Apparecchio per Denti Trasparente: Il Futuro dell’Ortodonzia per un Sorriso Perfetto.
L’ortodonzia invisibile è ormai il più diffuso trattamento per migliorare l’aspetto dei denti non soltanto dal punto di vista estetico, ma anche da quello funzionale. Questo metodo utilizza una serie di allineatori trasparenti e rimovibili da sostituire circa ogni 2-3 settimane e il cui ruolo è di ripristinare un corretto posizionamento dei denti senza ricorrere a tecniche invasive.
Ogni apparecchio trasparente (chiamata “aligner”) viene creata su misura grazie all’impiego di uno specifico software 3D, capace di mostrare anche l’aspetto finale della dentatura dopo il trattamento.
Riepilogo Articolo
I denti vengono spostati lentamente e senza dolore, finché non raggiungono la posizione finale preventivata dall’odontoiatra e senza nessuna limitazione da parte del paziente. Un allineatore trasparente del genere, infatti, lavora costantemente ma con gradualità, limitando al massimo i fastidi provocati invece dai tradizionali apparecchi ortodontici fissi.
Con questi supporti è possibile mangiare e bere in assoluta libertà, lavarsi i denti e passare il filo interdentale proprio come se le lamine fossero libere; inoltre gli aligner possono essere tolti al bisogno e riposizionati nuovamente.
Quali sono i problemi ortodontici trattabili con gli aligner?
L’ortodonzia invisibile è indicata in tutte le fasce d’età, dai 14 anni in su, dato che è necessario che i denti siano quelli definitivi. Il suo impiego è consigliato in numerose situazioni, che richiederebbero l’applicazione di un apparecchio per la correzione anche di difetti piuttosto evidenti. L’unica limitazione di un simile sistema è relativa alle tempistiche che devono essere rispettate per consentire alle mascherine di svolgere pienamente la loro funzione meccanica.
1. Sovraffollamento dentale
Il sovraffollamento dentale insorge quando sulla mascella gli spazi interdentali non sono sufficenti per contenere tutti i denti e pertanto essi risultano eccessivamente accostati eliminando del tutto gli spazi interdentali. Una condizione del genere, che impedisce l’uso del filo interdentale, predispone all’insorgenza di carie derivanti dall’accumulo di residui alimentali e quindi di placca e tartaro. Oltre a essere più difficili da pulire, i denti hanno uno sgradevole aspetto estetico e spesso tendono a sovrapporsi, peggiorando la loro normale funzionalità.
2. Diastema
Al contrario del precedente, il diastema è un disturbo consistente in un’anomala spaziatura tra i denti, che si manifesta quando, a livello mascellare, è presente uno spazio eccessivo tra le lamine. Un problema del genere di solito dipende dalle ridotte dimensioni dei denti, da una crescita anomala dell’osso mascellare, da fenomeni di protrusione linguale oppure da denti mancanti (responsabili di spazi vuoti).
Soprattutto in quest’ultimo caso può verificarsi un progressivo scivolamento delle lamine verso le parti libere, con l’insorgenza di anomalie parodontali (peridontite) e di infiammazione alle gengive.
In tutti i casi il maggiore rischio è la perdita dei denti.
3. Morso incrociato
Il morso incrociato è un difetto molto comune che si realizza quando le due arcate dentali risultano disallineate per cui i denti di quella superiore occludono gli elementi di quella inferiore. La più temuta conseguenza, in questi casi, è l’erosione apicale delle lamine che subiscono un’anomala pressione superiore e che non dispongono dello spazio fisiologico durante la masticazione.
In molti casi si verificano anche infiammazioni alle gengive e al tessuto parodontale con interessamento dell’osso.
4. Overbite
L’overbite, un problema noto anche con la definizione di “morso profondo”, si manifesta quando i denti dell’arcata mascellare si sovrappongono a quelli della mandibolare, creando un forte disallineamento. La principale causa dell’overbite è riconducibile a un eccessivo sviluppo dell’osso mascellare che tende a ricoprire l’arcata sottostante e quindi i denti in essa inseriti.
Si tratta di un disturbo non soltanto estetico, ma soprattutto funzionale dato che il paziente sviluppa notevoli difficoltà alla masticazione e alla fonazione, oltre a una progressiva erosione delle lamine.
5. Protrusione dell’arcata inferiore
La protrusione dell’arcata inferiore, che un’anomalia opposta all’overbite, insorge quando l’osso mandibolare si protende oltre i denti superiori, impedendone un corretto utilizzo. Il principale fattore eziologico è collegato al sottosviluppo dell’arcata mascellare che appare retrograda e meno strutturata rispetto a quella inferiore.
In simili condizioni tutti i denti (incisivi, canini, premolari e molari) subiscono una progressiva erosione che può portare a una vera e propria deformazione della dentatura.
Come funziona un apparecchio invisibile per denti?
Una volta individuato, tramite un’accurata visita specialistica, il disturbo che affligge il paziente, il dentista imposta un modello digitale personalizzato per il trattamento da adottare. Sapere cosa fare nelle varie situazione è infatti la premessa indispensabile per avere la certezza do ottenere un’ottima resa finale.
Ogni mascherina trasparente viene dunque realizzata sul modello del dente e risulta differente dalle altre, garantendo in tal modo un’azione mirata ed esclusiva.Il suo ruolo è quello di spostare gradualmente i denti fino a raggiungere la posizione voluta, sfruttando una tempistica di circa 2 settimane, dopo di che è necessario sostituirla con le successive.
L’obiettivo da raggiungere è pertanto creare un movimento lento e costante delle lamine, che viene monitorato dal dentista per garantire una procedura efficace e definitiva. Il paziente può asportare temporaneamente gli aligner (ad esempio per pulirli), ma non sostituirli senza il controllo dello specialista, poiché ogni tappa della cura deve venire gestita dall’odontoiatra.
Questo apparecchio mobile funziona esattamente come quello fisso, con la differenza che non prevede interventi invasivi dato che le mascherine aderiscono perfettamente alle lamine senza bisogno di supporti bloccanti (tipo fil di ferro).Al termine della terapia i denti sono in ottime condizioni, i difetti sono stati eliminati e l’estetica della bocca è perfetta.
Quali sono i vantaggi dell’apparecchio invisibile per denti?
I vantaggi garantiti dal trattamento con aligner sono numerosi e collegati al tipo di problema del paziente che, a seconda della gravità, può richiedere tempi più o meno prolungati. Innanzi tutte le mascherine trasparenti hanno un impatto minimo dal punto di vista estetico e non incidono psicologicamente sul paziente, spesso demotivato a utilizzare apparecchi fissi estremamente visibili.
Un trattamento del genere è predicibile poiché fin dall’inizio è possibile visualizzare (mediante apposito software) quale sarà il risultato finale della cura.Al contrario degli apparecchi tradizionali, gli allineatori invisibili non prevedono l’applicazione di fili metallici oppure di bracket, in quanto il dispositivo è invisibile.
La salute gengivale e dentale è molto migliore in confronto agli interventi classici dato che è possibile lavare i denti e passare regolarmente il filo interdentale, operazioni non consentite in presenza di apparecchi fissi. Gli aligner rimangono in sede per 2 settimane, per cui la frequenza dei controlli dentistici è piuttosto limitata.
I primi risultati sono visibili già dopo circa 6 mesi, anche se il trattamento completo richiede di norma da 6 a 12 mesi, durante cui comunque il paziente non è per nulla condizionato dalla presenza delle mascherine trasparenti.