Gli strumenti fondamentali per l’igiene orale quotidiana
Fin da piccoli siamo abituati a pensare che spazzolino e dentifricio siano gli unici due strumenti davvero utili per lavarsi i denti. Un terzo strumento troppo spesso lasciato da parte è il filo interdentale che ci aiuta a ottenere una pulizia più profonda e accurata. Ma andiamo con ordine e vediamo nei dettagli quello che ci serve per curare tutti i giorni il nostro sorriso.
Trovare lo spazzolino giusto
In commercio ormai esistono vari tipi di spazzolini che variano per grandezza, forma, materiali e tecnologia.
Per semplicità individuiamo tre tipi di spazzolini:
spazzolino a setole morbide
spazzolino classico a setole medie
spazzolino elettrico
Lo spazzolino a setole morbide è l’ideale per tutti quelli che soffrono di problemi alle gengive. A volte infatti è possibile che queste diventino più sensibili, sanguinino più facilmente o si infiammino. In tal caso meglio passare a uno spazzolino con setole morbide per non aggravare il problema. In generale uno spazzolino di questo tipo non ha maggiori benefici sulla pulizia rispetto a uno con setole medio-dure, quindi non c’è motivo di preferirlo a questi ultimi se non si hanno particolari problemi.
Gli spazzolini con setole medie sono quelli più diffusi: si trovano in ogni fascia di prezzo, di tutti i colori e di tutte le forme. Hanno spesso caratteristiche accattivanti come setole incrociate o inserti in gomma, con combinazioni infinite di stili di testine e manici.
Quello che possiamo dire è che tutto questo non incide più di tanto sulla pulizia.
Il criterio con cui scegliere lo spazzolino è sicuramente la comodità del manico (alcuni infatti preferiscono i manici più ergonomici) e la testina, che non deve essere troppo grande o troppo piccola.
Un aspetto da considerare è quello del materiale delle setole: sono infatti da preferire le setole sintetiche in nylon rispetto a quelle naturali, che tendono ad accumulare batteri.
Infine abbiamo gli spazzolini elettrici. Negli ultimi anni questa tipologia è diventata molto popolare e anche in questo caso possiamo trovare un’ampia offerta sul mercato.
Chiariamo che il compito fondamentale dello spazzolino è quello di rimuovere la placca ed eventuali residui di cibo meccanicamente, quindi in realtà usare uno spazzolino elettrico o uno manuale non farà molta differenza nella pulizia effettiva dei denti.
Lo spazzolino elettrico sarà sicuramente utile a persone che soffrono di artrite o altre condizioni che limitano i movimenti. I bambini lo possono trovare più divertente e gli adulti più comodo. Alcuni spazzolini elettrici infatti hanno molte funzioni, quali per esempio un timer integrato che ci avvisa quando abbiamo raggiunto i 2 minuti consigliati di spazzolamento o la possibilità di cambiare la direzione della rotazione della testina. Altri modelli hanno anche accessori quali l’idropulsore.
A prescindere dal tipo di spazzolino che scegliamo è importante ricordarsi di cambiarlo almeno ogni 3 mesi. Le setole infatti dopo molti utilizzi tendono a rovinarsi, sopratutto quelle più esterne, rendendo meno efficace lo strumento.
L’importanza del filo interdentale
Il dente ha una parte visibile che è chiamata corona e una che si trova tra la radice e la corona chiamata colletto. Questa zona viene spesso trascurata ma è proprio qui che si accumula la placca che causa carie e altri problemi.
Per raggiungere questa parte è necessario usare il filo interdentale: in commercio se ne trovano di due tipi, cerato e non cerato. I dentisti consigliano il filo non cerato in quanto tende a sfilacciarsi o spezzarsi in caso di carie, avvertendoci che è ora di una visita più approfondita. Il filo cerato invece è più piacevole da usare ma non ci aiuta a renderci conto subito di eventuali problemi.
Usare il filo è facile e veloce, bisogna fare attenzione però a passare sotto la gengiva di qualche millimetro: questo è l’unico modo per rimuovere la placca nelle zone interstiziali della bocca e sotto la corona visibile.
Il collutorio è davvero utile?
Il collutorio in realtà non è necessario per le persone che non presentano problemi particolari, anzi, molti dentisti consigliano di evitarlo per non alterare la flora microbica della bocca. Naturalmente per chi ha subito interventi chirurgici o per chi è affetto da afte o gengiviti ci sono degli specifici collutori. Ci si può chiedere in questi casi se sia meglio usare il collutorio prima o dopo avere lavato i denti, in realtà questo dipende dalla situazione, sarà il dentista a valutare caso per caso.
Come spazzolare i denti per rimuovere al meglio la placca
Spazzolare i denti ovviamente non è una cosa difficile, ma farlo davvero bene richiede alcune accortezze. In questo paragrafo vi forniamo le regole principali per l’igiene orale ottimale.
Innanzitutto lo spazzolino deve essere inclinato di 45 gradi rispetto al solco gengivale e mai usato piatto, in questo modo siamo sicuri di raggiungere con le setole anche gli spazi interdentali. Una volta appoggiato sulla gengiva, si deve fare un piccolo massaggio rotatorio spazzolando verso l’esterno della bocca.
Bisogna evitare assolutamente i movimenti solo orizzontali e verticali, in questo modo la placca non viene tolta ma solo spostata sul dente per poi tornare alla gengiva.
Per spazzolare la parte interna della bocca è meglio usare lo spazzolino in posizione verticale facendo lo stesso movimento rotatorio a 45 gradi.
Ricordiamoci che queste operazioni devono essere ripetute dopo ogni pasto per almeno due minuti.
Cura quotidiana domestica e professionale
La cura del corpo parte anche dalla bocca e una buona igiene orale è fondamentale per il benessere dell’individuo. Si stima che nei paesi industrializzati dal 60% al 90% dei bambini sia affetto da carie, quindi è importante che fin da piccoli venga insegnato come prendersi cura di se stessi con un rituale davvero semplice come lavarsi i denti.
Inoltre, alla cura quotidiana domestica è indispensabile abbinare anche quella professionale da effettuare ogni 6 mesi come prevenzione e controllo.