La malattia può, inoltre, evolvere in una forma più aggressiva meglio nota come
gengivite ulcerosa acuta necrotizzante con conseguente distruzione dei margini gengivali e forte sintomatologia dolorosa. I termini gengivite e parodontite vengono spesso utilizzati come sinonimi, ma descrivono in realtà due disturbi diversi.
La gengivite è un’
infiammazione dei bordi gengivali che può potenzialmente evolvere, se non trattata, in parodontite. Quest’ultima comporta, invece, la perdita dell’osso mascellare, del legamento parodontale e del
cemento radicolare e si contraddistingue per lo scollamento della gengiva dal dente.
Sintomi della parodontite
La parodontite è nota per sintomi ben specifici fin dalle fasi iniziali. In un primo tempo si evidenziano, per esempio, il sanguinamento delle gengive (spontaneo o indotto), l’edema dei tessuti e la formazione di piccoli ascessi contenenti
pus. Nelle fasi successive, si intravede invece la cosiddetta sacca parodontale, una neoformazione particolare che si trova a contatto con la
radice del dente. La gengiva non è più ben attaccata al singolo elemento e questo favorisce l’ingresso e la conseguente colonizzazione dei
batteri.
Cause della parodontite
Ci sono diverse cause in grado di favorire l’insorgenza della parodontite. Le principali comprendono:
cattiva igiene orale domestica
insufficienti sedute di pulizia professionale dei denti
diabete mellito
ridotte difese immunitarie
oscillazioni ormonali
trattamenti farmacologici
La parodontite può, infine, presentarsi anche nelle donne durante i nove mesi di
gravidanza. In questa delicata fase della vita si registrano, difatti, alcune variazioni dei livelli ormonali e tutto ciò può favorire un indebolimento del sistema immunitario. I tessuti gengivali sono maggiormente esposti a processi infiammatori, insorgono le gengiviti e queste possono evolvere, se trascurate, in parodontiti.
Anche durante la gestazione, l’
igiene orale domestica e professionale sono fondamentali per ridurre al minimo il rischio di gengivite e parodontite. Molte donne temono di arrecare danni al bambino e spesso non si sottopongono alle
cure odontoiatriche, ma è bene che sappiano che non sussistono rischi per il feto. Per queste ragioni, è bene contattare il proprio
dentista di fiducia e prenotare periodiche visite di controllo e relative sedute di igiene orale professionale. Gli incontri si svolgono, salvo problemi particolari della paziente, ogni trimestre.
Come si cura la parodontite
La parodontite si cura, in prima battuta, con sedute di igiene orale professionale volte alla rimozione meccanica della
placca e del
tartaro. La pulizia dei denti deve però essere anche effettuata tra le mura domestiche (almeno due volte al giorno dopo i pasti principali) con l’ausilio dello spazzolino da denti e del dentifricio. Si consiglia, inoltre, di terminare le procedure di igiene dentale con lo scovolino e il filo interdentale, strumenti indispensabili che possono arrivare nei punti più difficilmente raggiungibili dallo spazzolino.
L’odontoiatra, nella maggior parte dei casi, può anche suggerire di utilizzare un
collutorio che non deve però in alcun modo sostituire le tradizionali manovre di igiene orale quotidiana. Nelle forme più complesse, la pulizia domestica e quotidiana dei denti non è sempre sufficiente e talvolta è indispensabile ricorrere alla terapia chirurgica.
In questi casi, si procede, quindi, al rimodellamento osseo. In alternativa, si può anche intervenire con l’operazione di
chirurgia plastica gengivale. Non si escludono, infine, trattamenti di pulizia chirurgica dei tessuti (parodontiti di natura cronica) volti a garantire le migliori condizioni possibili per la cosiddetta rigenerazione ossea.
A prescindere dal trattamento prescelto, è comunque indispensabile sostenere il paziente con un trattamento farmacologico mirato volto al controllo della sintomatologia dolorosa e alla risoluzione dell’infezione. La prima cura della parodontite rimane però certamente la prevenzione e per questo motivo è indispensabile adottare uno stile di vita sano.
Conclusioni
La parodontite è la naturale evoluzione della gengivite. Le gengive sono, difatti, soggette a infiammazioni che, se non trattate, possono evolvere in parodontiti, può colpire soggetti adulti di età variabile ed entrambi i sessi, ma non si esclude neppure una sua insorgenza nelle donne in stato interessante. La gestazione causa, difatti, un indebolimento del sistema immunitario e questo favorisce l’infiammazione dei tessuti.
A prescindere dalla sua origine, la parodontite deve essere trattata dal proprio
dentista di fiducia ed è, infine, necessario lavorare sulla
prevenzione, arma numero uno per scongiurare disturbi di questo genere. Abolizione del
fumo, ridotto consumo di
alcolici e adozione di una
dieta sana ed equilibrata sono essenziali.